​Emission Trading & Protocollo di Kyoto

Categoria: Ambiente / Acustica, News

EU ETS il sistema di scambio di quote di emissione in Europa è il principale strumento in attuazione del Protocollo di Kyoto, per ridurre le emissioni di gas a effetto serra nei settori energivori.

Il Sistema è stato istituito dalla Direttiva 2003/87/CE (Direttiva ETS) e istituisce un meccanismo di “cap&trade” fissando un tetto massimo (“cap“) al livello complessivo delle emissioni consentite a tutti i soggetti vincolati, permettendo ai partecipanti di acquistare e vendere sul mercato (“trade“) diritti a emettere CO2 (“quote”) secondo le loro necessità, all’interno del limite stabilito.

Come funziona

La Direttiva ETS prevede che, dal primo gennaio 2005, gli impianti in Europa con elevati volumi di emissioni non possano funzionare senza un’autorizzazione ad emettere gas serra.
Ogni impianto autorizzato deve monitorare annualmente le proprie emissioni e compensarle con quote di emissione europee (European Union Allowances, EUA e European Union Aviation Allowances, EUA A – equivalenti entrambi a 1 tonnellata di CO2 eq.) che possono essere comprate e vendute sul mercato.


I gestori degli impianti possono, quindi, scegliere la combinazione economicamente più vantaggiosa tra investire per ridurre le proprie emissioni (con tecnologie a basso contenuto di carbonio, variazioni del mix energetico, misure di efficienza energetica) e acquistare quote.

L’assegnazione delle quote

Il quantitativo totale delle quote in circolazione nel Sistema è fissato a livello europeo in funzione degli obiettivi UE al 2020 (-20% emissioni rispetto ai livelli del 1990). Il cap per il 2017è 1,931 miliardi di quote e, nel periodo 2013-2020, è ridotto annualmente di un fattore lineare pari all’1,74% del quantitativo medio annuo totale di quote rilasciato dagli Stati membri nel periodo 2008-2012, e pari a oltre 38 milioni di quote (cfr. FAQ “EU ETS”). A partire dal 2021, conformemente alla proposta di riforma del luglio 2015 il fattore dovrebbe passare al 2,2% annuo, comportando una riduzione di circa 55 milioni di quote l’anno per rispettare un obiettivo di riduzione delle emissioni.

L’operatività

Le aziende attualmente obbligate ad ottenere specifica autorizzazione all’emissione di CO2 ricadono nel seguente ambito:

  • Impianti di combustione con potenza di focolare maggiore di 20 MW termici
  • Impianti di produzione di acciaio e ghisa
  • Impianti di arrostimento o sinterizzazione dei minerali metallici
  • Impianti per la produzione di clinker con capacità maggiore di 500 t/giorno
  • Impianti per la produzione del vetro, con capacità fusione maggiore di 20 t/giorno
  • Impianti per la produzione di materiali ceramici mediante cottura capacità maggiore di 75 t/giorno
  • Impianti di produzione Impianti di produzione di pasta per carta e cartone con capacità di produzione maggiore di 20 t/giorno

Ogni azienda che rientra nei parametri spora riportati viene attribuito uno specifico quantitativo di tonnellate di CO2 autorizzate da emettere nell’anno solare finito il quale le emissioni effettivamente prodotte devono assicurare il pareggio con quelle autorizzate. Tale sistema di controllo prevede la comunicazione al Ministero dell’Ambiente mediante la redazione di un Bilancio Annuale. A garanzia della corretta raccolta e presentazione dei dati di bilancio delle quote emesse, l’art. 15 della Direttiva 2003/87 prevede l’intervento di un “verificatore” esterno ed indipendente, entro il 31 marzo dell’anno successivo all’avvenuta emission di CO2.

Le quote di emissione effettuata, riportate sui Bilanci annuali di emissione, dovranno essere confrontate con i permessi ad emettere dell’autorizzazione all’impresa, al fine di accertare l’effettiva posizione di debito o di credito della singola impresa.


IDRA supporta i propri Clienti nell’attuazione e monitoraggio della Direttiva “Emissions trading” per il periodo 2013-2020 mediante le seguenti attività:

  • Campo di applicazione
  • Autorizzazione ad emettere gas ad effetto serra
  • Monitoraggio delle emissioni di gas ad effetto serra
  • Comunicazione delle emissioni di gas effetto serra
  • Ampliamenti sostanziali di capacità e riduzioni sostanziali di capacità
  • Verifica delle emissioni di gas serra
  • Cessazione di attività
  • Registro delle quote e delle emissioni

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